la morte cardiaca improvvisa è responsabile di circa il 70% di tutti i decessi dovuti a cause di origine cardiovascolare

 La morte cardiaca improvvisa è responsabile di circa 50.000 decessi all'anno in Italia. L'incidenza è di circa 1/1.000 individui all'anno ed aumenta a 8/1.000 individui all'anno  per i soggetti aventi una storia di cardiopatie.

È stato stimato, inoltre, che la morte cardiaca improvvisa è responsabile di circa il 70% di tutti i decessi dovuti a cause di origine cardiovascolare


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Un individuo colpito da morte cardiaca improvvisa, solitamente, perde coscienza e cade a terra apparentemente privo di vita.

L'unica possibilità di sopravvivenza dell'individuo è data dall'intervento tempestivo e dall'esecuzione di particolari manovre di primo soccorso: la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e la defibrillazione precoce mediante defibrillatore semi-automatico esterno (DAE).


In questi giorni gli agenti di polizia locale hanno seguito un corso di formazione, svolto da personale della Croce Rossa Italiana, per imparare le manovre di RCP e l'utilizzo del DAE. 

 Inoltre, un DAE è sempre a bordo del veicolo di servizio del nostro Reparto di Polizia Stradale, in caso di interventi che ne richiedano l'utilizzo. 

Lo scopo di questi corsi per personale non sanitario è quello di istruire la maggior parte dei cittadini a manovre di primo soccorso essenziali per incrementare la possibilità di sopravvivenza dei moltissimi pazienti che ogni anno vengono colpiti da morte cardiaca improvvisa, perchè pochi minuti e l'esecuzione immediata delle manovre di RCP possono fare la differenza. 

In assenza di rianimazione cardiopolmonare, le possibilità di sopravvivenza di un individuo colpito da arresto cardiaco si dimezzano dopo solo 5 minuti dall'evento e tendono a diminuire gradualmente ogni minuto che passa. Dopo 10 minuti senza manovre di primo soccorso, le possibilità di sopravvivenza sono pressoché nulle e la morte dell'individuo da apparente e potenzialmente evitabile, diviene definitiva.


Fonte testo polizia locale Bassa Reggiana (social)

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