Elezioni regionali in Emilia Romagna: tra l'astensionismo e gli accordi del partito unico, si fa strada la voce di chi lotta
Elezioni regionali in Emilia Romagna: tra l'astensionismo e gli accordi del partito unico, si fa strada la voce di chi lotta
I risultati di queste elezioni ci danno una serie di conferme. La prima è che una percentuale enorme degli elettori di questa regione non si sentono rappresentati dal partito unico della guerra, degli appalti, del cemento, dell'autonomia differenziata. L'astensionismo che supera il 52% è più che un sintomo: è un chiaro messaggio al sistema politico del bipolarismo contro il quale abbiamo lottato durante la campagna elettorale, il quale ci dice che il loro mondo non è più in grado di dare risposte alle centinaia di migliaia di cittadini che non sono andati a votare. Con oltre 270.000 voti persi dalla coalizione e dal suo candidato presidente De Pascale, il quadro si conferma: il Patto per il Lavoro e per il Clima è crollato con le alluvioni, con gli omicidi sul lavoro, con la privatizzazione della sanità, con il sistema degli appalti. Le prime parole che De Pascale ha detto subito dopo aver avuto la conferma dell' elezione, peraltro, sono molto indicative: mettere da parte l
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